Comunemente conosciuta come occhio pigro, si verifica quando c’è una mancanza di vista in un occhio dovuta al fatto che l’occhio e il cervello non lavorano insieme. Il cervello potrebbe ignorare le immagini trasmesse dall’occhio ambliopico. Normalmente l’ambliopia colpisce soltanto un occhio. È spesso associata allo strabismo, quando gli occhi sembrano guardare in punti differenti.
Le cause
La pigrizia potrebbe risultare dallo strabismo, dalla differenza di vista da vicino e da lontano tra gli occhi, cosi come da una condizione oculare preesistente, come cataratta, ptosi (pensenza della palpebra superiore), e problemi refrattivi. Generalmente, quando gli occhi non lavorano insieme mandando le stesse immagini al cervello. Nei casi di strabismo, c’è un occhio che non focalizza l’oggetto che la persona sta cercando di vedere. La naturale tendenza del cervello è di ignorare le immagine non focalizzate, lasciando l’occhio che le produce inutilizzato e debole. Coni l tempo, l’occhio potrebbe rimanere fuori posizione, risultante è l’occhio pigro.
Sintomi
L’ambliopia si sviluppa presto, di solito intorno ai 6 anni, e i sintomi non spesso sono ovvi. Prima è diagnosticata e curata, meglio è. Per questo motivo, è raccomandato che il bambino riceva un esame oculistico completo a 6 mesi, e di nuovo a 3 anni. I sintomi dell’occhio pigro includono: Occhi che puntano in direzioni diverse; Problemi alla vista in un occhio; Scarsa percezione della profondità Trattamenti dell’occhio pigro con una diagnosi e un trattamento precoce, si può raggiungere un miglioramento della vista nell’occhio pigro. Tuttavia, nel peggiore dei casi, un occhio non curato può essere lasciato funzionalmente cieco.
Trattamento
Bendatura dell’occhio sano: questo metodo forza l’occhio più debole a lavorare di più, rafforzando la sua capacità di muoversi e di mettere a fuoco. Lenti a contatto o occhiali: corregge la discrepanza tra miopia o ipermetropia tra gli occhi. Operazione chirurgica: riallineamento dei muscoli nell’occhio, un’opzione più costosa e rischiosa rispetto alle altre forme di trattamento.
La presbiopia è un disturbo della vista che di solito insorge verso i 45-50 anni e che costringe ad utilizzare degli occhiali per vedere “da vicino”. Il bambino emmetrope mette a fuoco a 7 centimetri di distanza, il giovane adulto emmetrope a 10-14 centimetri, il soggetto di 60 anni a 1 metro.
Le cause
La presbiopia, è una condizione fisiologica dell’apparato visivo, non appartenente ai difetti di refrazione, non fa quindi parte delle ametropie. È prettamente legata a una perdita di efficienza dell’apparato accomodativo. In particolare, si verifica una perdita progressiva di elasticità del cristallino.
I sintomi
Il sintomo principale della presbiopia è la difficoltà nella visione da vicino. Questa difficoltà è maggiore se l’illuminazione è scarsa e se i caratteri di stampa sono molto piccoli. Il paziente si lamenta spesso di dover allontanare il foglio per poter leggere. La necessità di dover impiegare tutta l’accomodazione residua per una buona visione per vicino può facilmente causare stanchezza visiva.
Come si corregge?
La presbiopia viene corretta con lenti di potere refrattivo tale da permettere una visione distinta per vicino ossia di lenti che suppliscano la funzione accomodativa. Tali lenti sono di tipo convergente (positive) nei soggetti emmetropi. Negli ipermetropi il valore della correzione per la presbiopia va sommato al valore delle lenti in uso; nei miopi invece le diottrie della presbiopia vanno sottratte dal valore delle lenti utilizzate per lontano tanto che spesso i miopi lievi che diventano presbiti leggono senza occhiali.
Un difetto di messa a fuoco dovuto alla conformazione della cornea che nel soggetto normale ha forma simmetrica, sferica mentre nell astigmatico ha forma asimmetrica, ellissoidale, ovalare. Nella cornea normale tutti i meridiani hanno uguale potere refrattivo mentre nell’astigmatico i meridiani hanno potere refrattivo diverso.
Le cause
L’astigmatismo di solito è legato ad un’anomalia di curvatura della cornea e più precisamente per una differenza di curvatura tra il meridiano verticale e quello orizzontale; raramente la causa è un’anomalia di curvatura del cristallino. Il difetto è congenito. si individua nei primi anni di vita e rimane pressoché invariato nel corso degli anni. L’astigmatismo può però comparire anche secondariamente ad interventi chirurgici come cataratta, trapianto di cornea, distacco di retina, o successivamente a traumi oculari o anche per pressione della palpebra superiore sul bulbo come accade nel caso di neoformazioni palpebrali tipo calazio.
I sintomi
Nell’astigmatismo, proprio per la differenza di curvatura tra i due meridiani principali della cornea, i raggi paralleli che arrivano all’occhio non vanno a fuoco in un punto preciso ma lungo un intervallo di visione sfuocata cosiddetto conoide di Sturm. Se vi sono solo due linee focali si tratta di astigmatismo regolare; se le linee focali sono più di due l’astigmatismo è irregolare. Le immagini percepite sono quindi deformate, distorte; la zona centrale dell’intervallo o meglio del conoide di Sturm permette di avere una visione relativamente buona o meglio con minore deformazione. Visto che una immagine retinica distinta non può formarsi, nel tentativo di migliorare la qualità dell’immagine, si hanno continue variazioni dell’accomodazione che possono dar luogo facilmente a disturbi astenopeici o di stanchezza visiva. L’astigmatismo può essere miopico, ipermetropico e misto; nell’astigmatismo miopico entrambe le linee focali cadono al davanti della retina, in quello ipermetropico entrambe le linee focali sono situate virtualmente al di dietro della retina. Nell’astigmatismo misto una linea focale è al davanti della retina mentre la seconda è virtuale e cadrebbe al di dietro della retina stessa. Un astigmatismo minimo, di 0.5 o 1 diottria, è considerato fisiologico e in genere non necessita di correzione.
Come si corregge ?
Questo difetto visivo si corregge con lenti cilindriche positive o negative a seconda dei casi; l’astigmatismo ipermetropico si corregge con lenti cilindriche positive mentre quello miopico con lenti cilindriche negative.
“Nell’occhio normale i raggi luminosi provenienti dagli oggetti distanti vanno a fuoco precisamente sulla retina. Nell’occhio ipermetrope invece,in assenza di accomodazione, i raggi luminosi vanno a fuoco dietro alla retina creando quindi un’immagine confusa. Ne sono affetti circa 7 milioni di persone in Italia.” L’ipermetropia è sempre presente alla nascita quando il bulbo oculare è lungo 17 mm ma con la crescita tende ben presto a ridursi sino quasi a scomparire; spesso residuano una o due diottrie che permangono sino alla pubertà ed anche oltre. Quando invece l’accrescimento del bulbo non si arresta si può arrivare ad una miopia.
Le cause
L’ipermetropia può essere di tipo congenito e si trasmette ereditariamente con carattere autosomico recessivo. Può essere dovuta a vari fattori: – bulbo oculare più corto del normale; – curvatura della cornea e del cristallino minore della norma; – variazione dell’indice di refrazione del cristallino; – cristallino lussato (spostato dalla sede abituale), afachia (mancanza del cristallino dovuta alla sua asportazione chirurgica per cataratta). La causa più frequente di ipermetropia è l’occhio troppo corto. Tutti i bambini hanno un’ipermetropia fisiologica alla nascita che si riduce con la crescita del bulbo fino all’età della pubertà.
I sintomi
La sintomatologia dell’ipermetrope è un po’ vaga,costituita principalmente da stanchezza oculare e svogliatezza, accompagnata spesso da cefalea dopo lettura (età scolare). A volte può provocare annebbiamenti visivi ed addirittura spasmi accomodativi causati da un’eccessiva accomodazione per correggere il difetto rifrattivo così come blefarite, blefaro-congiuntivite e vaga dolenza agli occhi. Fino a che il paziente affetto è giovane e l’ipermetropia lieve, il soggetto riesce a compensare questo difetto grazie all’ “accomodazione” ossia un meccanismo di compensazione fisiologico che modificando la curvatura del cristallino permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina. Dopo i 50 anni, invece,quando il meccanismo di accomodazione comincia ad essere non più tanto efficace, i pazienti lamentano una progressiva riduzione visiva sia per lontano che per vicino. Spesso dunque nell’infanzia l’ipermetropia rimane asintomatica e nascosta a lungo. Per tale motivo sarebbe buona norma che tutti i genitori sottoponessero a visita specialistica i figli di 3-4 anni al massimo, senza attendere la visita scolastica, che in genere viene eseguita attorno ai 6-8 anni, quando fenomeni come l’ambliopia (occhio pigro) e strabismo si sono già instaurati.
Come si corregge?
L’ipermetropia viene corretta con lenti positive, convergenti che permettono di far cadere le immagini sulla retina e di vedere a fuoco. Il mezzo correttivo usato con maggior frequenza è l’occhiale ma si puo correggere l’ipermetropia anche attraverso lenti a contatto.
La persona miope ha difficoltà a mettere a fuoco oggetti lontani, come una lavagna, un cartello stradale o un volto in mezzo alla folla, mentre generalmente non ha problemi a focalizzare oggetti a distanza ravvicinata.
È una patologia molto comune, che nel mondo colpisce un adulto su quattro.
Quali sono le cause della Miopia?
La miopia compare quando l’occhio ha una forma più allungata del solito; questa forma fa si che i raggi di luce vengano messi a fuoco in una posizione più avanzata rispetto alla retina, rendendo difficile la vista a distanza. Come per l’ipermetropia, la miopia può essere ereditaria. È spesso diagnosticata nei bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Durante gli anni dell’adolescenza, quando il corpo cresce rapidamente, può peggiorare. Tipicamente, tra i 20 e i 40 anni c’è un piccolo cambiamento.
Sintomi della Miopia
Un oculista può diagnosticare la miopia attraverso un semplice esame. Tra i sintomi più comuni rientrano: Offuscamento della vista a distanza Affaticamento visivo Strabismo o mal di testa per cercare di mettere a fuoco.
Trattamenti della Miopia
La miopia viene facilmente corretta attraverso un riorientamento dei raggi luminosi sulla retina dell’occhio. Questo è comunemente fatto attraverso: Occhiali da vista e Lenti a Contatto: la scelta più semplice della maggior parte delle persone. Le lenti a contatto PureVision2 HD feature HD Optics, riportano una vista chiara e precisa – disegnate per ridurre gli aloni e i riflessi – soprattutto in ambienti con bassa luminosità. Intervento chirurgico: la chirurgia è un opzione disponibile, ma può essere costosa, e implicare più rischi delle altre opzioni. Queste procedure utilizzano una tecnologia laser o incisioni manuali per rimuovere piccole quantità di tessuto dalla cornea.